I sindaci emeriti del Friuli Venezia Giulia si mobilitano contro lo spopolamento delle terre alte. “Molti di noi hanno vissuto l’epopea della ricostruzione, della rinascita del Friuli terremotato – spiega Elio di Giusto, presidente dell’associazione che li raggruppa- e non possono che rammaricarsi delle condizioni di progressivo arretramento della montagna”. Ma rammaricarsi vuol dire reagire. Ed ecco che il 16 novembre saliranno a Tolmezzo, da ogni parte della regione, per interrogarsi non tanto sul futuro, quanto sul presente e soprattutto sul futuro “se ci sarà, come noi auspichiamo”, di questa parte del Friuli. L’appuntamento è alle ore 10, nella sala conferenze dell’Unione della Carnia, a Tolmezzo. Introdurrà Di Giusto, porteranno i primi contributi il sindaco Francesco Brollo, il presidente dell’Anci, Dorino Favot, il presidente dell’Uncem, Ivan Buzzi, Giuseppe Napoli di Federsanità. Quindi la tavola rotonda tra i sindaci emeriti di Pontebba, Isabella De Monte, e di Tolmezzo, Iginio Piutti, e i sindaci in carica di Montereale Valcellina, Igor Alzetta, di Chiusaforte, Fabrizio Fuccaro, di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, di Venzone Amedeo Pascolo. Concluderà i lavori l’assessore alla Montagna, Stefano Zanniet.
“Trattenere le famiglie di montagna è sempre più complicato, ma è doveroso farlo, altrimenti si inselvatichisce tutto. I sindaci sono le prime sentinelle, ma le risorse di cui dispongono i Comuni non sono sufficienti. Si pensi solo al costo del trasporto scolastico – spiega Di Giusto -. Quindi è indispensabile che la Regione intervenga con politiche incentivanti, di sostegno alle famiglie e alla piccola imprenditorialità. Indispensabili sono i servizi essenziali”.
L’assessore Zannier spiegherà quali politiche la Regione ha in campo. Da subito, evidentemente, perchè la montagna è in progressiva desertificazione.